Valentina Carinato: tra poesia, musica e racconti del mondo artistico

Nata a Castelfranco Veneto, con un profondo amore per la letteratura e la musica, ha saputo trasformare le sue passioni in poesia e racconti, e dal 2013 al 2023 è stata corrispondente per il periodico “Il Piave”, scrivendo poesie e articoli. Nel 2018 ha pubblicato la sua prima silloge Gocce di ruggine, seguita nel 2022 dalla raccolta per bambini “Le poesie del sorriso”. Oltre alla scrittura, Valentina è appassionata di musica: suona l’oboe e canta a livello amatoriale. Oggi, Valentina continua a raccontare la bellezza dell’arte e della cultura attraverso articoli e recensioni per il sito “Olimpia in scena”. Scopriamo insieme la sua visione del mondo artistico e le sue riflessioni personali.


Valentina, benvenuta! La tua passione per la scrittura è evidente in ogni aspetto della tua carriera. Quando hai scoperto che la poesia e la letteratura sarebbero diventate parte integrante della tua vita?
Più che una scoperta è stata una vera sorpresa! Ho la qualifica dell’alberghiero ed ho pure perso un anno. Non sono mai andata oltre alla sufficienza in italiano ma ho iniziato a scrivere i primi versi per gioco in prima media. Poi in un banalissimo pomeriggio di luglio nel parcheggio di un ipermercato, proprio nel momento in cui stavo salendo in auto per il rientro noto un anziano signore in bicicletta venirmi incontro. Io lo aspetto pensando che poteva aver bisogno di qualcosa invece era un poeta, era Giancarlo Bordignon noto come “poeta in bicicletta “. Mi aveva scambiato per una maestra e, non so come finimmo per parlare di poesia e mi vendette un suo libro. Una volta tornata a casa iniziai a leggerlo e mi ricordai del mio vecchio quaderno di poesie. Poesie di cui solo allora iniziai a concepire come poesie di valore e non “solo” un gioco. La settimana successiva incontrai nuovamente e casualmente Giancarlo, questa volta con un suo amico pittore. Da lì ci accordammo per un appuntamento e fu l’inizio della mia carriera in un continuo concatenarsi di incontri casuali e soddisfazioni.

Nel 2018 hai pubblicato Gocce di ruggine, una silloge poetica che rappresenta un importante traguardo nel tuo percorso. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa raccolta e quale messaggio speri di trasmettere ai tuoi lettori?
È una raccolta di poesie in ordine cronologico di cui la prima poesia “Goccia di rugiada “ è nata quando avevo 15 anni e l’ultima “Verserò lacrime di ruggine “ rappresenta un buon punto di arrivo del mio cammino. “Gocce di ruggine “ affronta vari temi tra cui la musica, la famiglia, l’amore, la vita e spero che porti un momento di riflessione ai miei lettori. Una pausa nel caos odierno.

Le poesie del sorriso del 2022 è un’opera molto diversa, dedicata ai bambini di tutte le età. Da dove nasce l’idea di scrivere filastrocche per i più piccoli e quale impatto speri che abbiano su di loro?”
Le poesie del sorriso” nascono in un Natale con i regali ed i biglietti di auguri in cui spesso non si sa cosa scrivere oltre al solito augurio. Mi venne l’idea di scrivere qualcosa di buffo così perlomeno avrei regalato una risata. Ne uscirono frasi buffe in rima facili da trasformare in filastrocca.  Uscirono così un buon numero di filastrocche per i bambini di tutte le età perché i bambini felici saranno buoni adulti e gli adulti possono ritrovare il bambino che c’è in loro.

Nel tuo percorso, hai ricevuto numerosi riconoscimenti per le tue poesie. Quanto contano per te questi premi e quanto credi possano influenzare il tuo modo di approcciarti alla scrittura?
Sono delle belle soddisfazioni, occasioni per conoscere nuove realtà ed ottimi per il mio curriculum artistico ma il premio più bello arriva dalla gente che vuole conoscermi o si ricorda di me.

Oltre alla letteratura, la musica occupa un ruolo importante nella tua vita. Suoni l’oboe e canti. Credi che ci sia un legame profondo tra poesia e musica, e in che modo queste due arti si influenzano reciprocamente nel tuo processo creativo?
Io cerco la musica in ciò che scrivo, gioco con le parole e con il loro suono. Non si tratta solo di rima, si tratta di ritmo, di melodia della parola. Credo che siano due facce della stessa medaglia,  la poesia è più terrena, la musica è più spirituale.

Hai collaborato per anni con “Il Piave” e ora scrivi per “Olimpia in scena”. Come vedi evolversi il tuo ruolo di narratrice del mondo culturale e artistico?
Qual è la parte più gratificante del raccontare eventi di musica, teatro e pittura? Sono molto ma molto felice di scrivere per Olimpia in scena perché posso scrivere e valorizzare l’arte in tutti i suoi aspetti.

Gocce di ruggine e Le poesie del sorriso mostrano due lati molto diversi della tua scrittura. Come riesci a passare da tematiche più profonde e complesse a quelle più leggere e giocose senza perdere la tua autenticità?
Perché sono un’adulta (Gocce di ruggine) ed anche una bambina (Le poesie del sorriso).

Hai un forte legame con il territorio veneto, ma il tuo lavoro ti porta a guardare oltre i confini locali. In che modo la tua terra d’origine ha influenzato la tua sensibilità artistica e le tue opere?
Nello stesso modo in cui la maggior parte degli artisti è influenzato dalla sua terra. La vivo con piacere, è la mia casa, il mio habitat.

C’è un tema o una forma espressiva che non hai ancora esplorato e che vorresti affrontare?
Mi piacerebbe esplorare il teatro per la sua completezza.

Qual è stata la lezione più preziosa che hai imparato nel tuo cammino?
Ho imparato a credere in me stessa ed in quello che faccio. Vi ringrazio per questa intervista. Un saluto a tutti i lettori di “Che intervista “.

Grazie Valentina per questa intervista! Tienici aggiornati!
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