Nata a Cagliari il 22 novembre 1987, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza con una tesi sulla disabilità, ha seguito il richiamo della sua vera passione: la radio. Nel 2015, ha intrapreso un percorso che l’ha portata dalle prime esperienze su Radio Venezia e Radio Torino fino ai microfoni delle più note emittenti sarde, come Radio Sintony e Radiolina. Durante il lockdown del 2020, Valentina ha trasformato la sua energia creativa nella scrittura, dando vita al suo primo romanzo, “L’amore è cieco… ma il Karma ci vede benissimo”, un’opera che mescola ironia e introspezione, narrando le vicende di una giovane donna che affronta le sfide della vita con grinta e autoironia. In questa intervista, Valentina ci racconta il suo viaggio tra onde radio, pagine scritte e sogni realizzati.

a cura di Noemi Aloisi


Benvenuta Valentina, parlaci della tua passione per la radio, com’è nata?
Ciao Noemi, ma grazie a te e a voi per questo invito!! Sono pronta per stare sulla graticola… scherzo! Allora..la mia passione per la radio nasce fin da piccola nella radio della mia cameretta, restavo incantata ad ascoltare tutti quei talk e quelle voci e canzoni annesse. Rimasi affascinata dall’interazione col pubblico, e a me che piaceva tanto parlare, fin da piccolina, usavo il tasto REC per registrare i saluti degli speaker quando telefonavo per richiedere una canzone! La radio era ed è tuttora per me la mia Disneyland!

    Raccontaci della tua esperienza alla masterclass di Milano nel 2015. Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato come aspirante speaker radiofonica?
    Nel 2015 dopo un forte peggioramento alla vista ( sono affetta da RETINITE PIGMENTOSA e per questo sono ipovedente dalla nascita) decisi di trasformare quel periodo brutto in qualcosa di bello, così andai a Milano e in collab con speaker di R101 iniziai il mio percorso. Non fu facile per me all’inizio, avevo scarsa autostima ma la voglia di imparare era troppa e davanti a me avevo i guru della radio italiana. La cosa più difficile era “beccare” quello che nel linguaggio radiofonico è l’INTRO IN QUADRATURA ( la parte musicale che precede il cantato in un brano che più è lungo più lo speaker deve parlare e non è bello stare zitti o finire di parlare poco prima!). Quando lo beccai la prima volta piansi io eterna seconda ero stata la prima a fare la demo e a beccare l’intro. Ero più emozionata della discussione della tesi di laurea.

    Hai iniziato con piccoli talk su Radio Venezia e Radio Torino. Quali sono stati i primi feedback che hai ricevuto dal pubblico?
    Ricordo ancora i primi talk su Skype dove, quando il segnale era debole, si rischiavano errori ma con leggerezza e voglia di fare unite a qualche battuta simpatica riuscii a prendere il consenso del pubblico..iniziarono ad arrivarmi i primi “ non vedo l’ora che inizi la tua rubrica” (  trudi time show” )

    La tua carriera ha avuto un’accelerazione con l’opportunità di lavorare su Radio Sintony e poi su Radiolina. Come hai vissuto questo passaggio in realtà radiofoniche sempre più importanti?
    In entrambe le due opportunità ero emozionata e ansiata al tempo stesso. Sapevo di essere in realtà importantissime a livello regionale e per me era fondamentale prepararmi bene. Facevo le 2 del mattino per affinare il programma, confrontarmi con i miei colleghi, e imparare da loro! Io ero l’ultima arrivata in quegli anni eppure ho avuto il supporto di tutti!

    Sei passata attraverso diverse fasce orarie in diretta, dalla mattina presto ai weekend. Come hai conciliato la tua passione per la radio con gli impegni personali e la vita quotidiana?
    La mia passione era la radio, veniva al primo posto. Il resto poteva aspettare chi stava al mio fianco ( amici, famiglia e relazioni) sapeva bene cosa significasse per me e sono riuscita a far quadrare il cerchio.

    Durante il periodo del long Covid hai deciso di scrivere un romanzo, “L’amore è cieco… ma il Karma ci vede benissimo”. Cosa ti ha ispirato a raccontare questa storia e quanto di te stessa c’è nel personaggio di Vittoria?
    Anche in questo caso, il romanzo ha rappresentato quello che hanno fatto le cuffie : ovvero una cura contro i miei dolori. Quando ho scritto il romanzo è stato perché mi avevano appena diagnosticato la SCLEROSI MULTIPLA e avendo il sistema immunitario di un grissino, mi beccai il covid. Avendo taaaaanto tempo libero decisi di dare vita ad un racconto che avesse diversi aneddoti di vita ( realmente accaduti) e così venne fuori una biografia semiseria. Vicky di me ha un buon 80% il restante 20 è finalizzato a renderla più figa di me!

    La radio è stata descritta da te come una forma di “cura”. In che modo ti ha aiutato in momenti difficili della tua vita?
    Ha fatto sì che io pensassi di meno alle mie malattie. Ero concentrata su qualcosa di belll come le canzoni e gli argomenti da trattare, poi il pubblico apprezzava ed io avevo sempre meno tempo da dedicare alla mia confusione di salute. Mi sentivo bene, mi faceva bene. Mi dava amore.

    Quali sono stati i tuoi modelli di riferimento nel mondo radiofonico? C’è qualcuno in particolare che ti ha ispirato o che consideri un mentore?
    Il mio primo mentore e colui che davvero ha creduto in me dalla prima masterclass fu STEFANO MASTROLITTI venne a mancare pochi anni dopo la masterclass. Lo considero la mia stella radiofonica. Mentre modello di radio Valentina Ricci ( la vale deejay) La Pina ( radio deejay) Roberto Uggeri ( radio Bruno) e Marco Mazzoli ( radio 105 di cui ho frequentato la seconda masterclass).

    Il tuo romanzo racconta di amore, amicizia e ironia. Quali messaggi speri che i lettori colgano dalle avventure di Vittoria?
    Spero che attraverso le avventure di Vittoria loro ci si possano ritrovare, spero che nel mio “Manzo” loro possano trovare compagnia così come l’ho avuta io scrivendolo, la sua missione o meglio ciò che vorrei è che possa entrare nella vita di più persone possibili e dare a loro leggerezza. È molto ironico come romanzo!

    Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi obiettivi sia come scrittrice che come speaker radiofonica? C’è qualcosa di nuovo che vorresti sperimentare?
    Quello che mi auguro in primis è di aver salute all’altezza dei miei sogni. Senza questa non possiamo fare nulla! Nel concreto sto lavorando al sequel di “ L’amore è cieco…ma il Karma ci vede benissimo” che con mia grande gioia parteciperà alla76ª Fiera del Libro di Francoforte, la più importante manifestazione editoriale a livello internazionale, con espositori provenienti da tutto il mondo.
    Il mio libro  è stato selezionato per partecipare a questo grande evento presso lo stand del distributore della Butterfly Edizioni. L’Italia quest’anno sarà l’ospite d’onore.  Inoltre mi piacerebbe vederlo tradotto in braille per non vendenti e dare la mia voce per poterlo fare in versione audiolibro. Mi piacerebbe anche tornare ON AIR, non escludo che in futuro possa ricapitare e se fosse avrò la stessa emozione misto ansia adrenalina della prima volta che, nel 2016 ho acceso il microfono.

    Grazie Valentina per la tua intervista! Tienici aggiornati!
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