Viviana Sannino “La Libraia del Muretto” e l’amore per la cultura giapponese

Viviana Sannino, aspirante insegnante di lettere umanistiche e creatrice della pagina Instagram “La Libraia del Muretto“, ci porta nel suo affascinante viaggio attraverso la letteratura giapponese e la cultura del Sol Levante. Con una passione che spazia dalla narrativa al realismo magico, Viviana condivide il suo amore per i libri, la fotografia e le piccole meraviglie della vita, sempre con un tocco di leggerezza e simpatia. In questa intervista ci racconta il suo legame con il Giappone e i suoi sogni futuri.

a cura di Noemi Aloisi


Benvenuta Viviana! Come aspirante insegnante di lettere umanistiche, cosa ti affascina di più nell’idea di trasmettere il sapere attraverso la letteratura e le parole?
Credo che la letteratura ci salvi sempre. Sono fermamente convinta che sia il libro a trovare te e non viceversa. Il motivo per cui vorrei diventare un’insegnante è coniugare la passione per la letteratura con quella sensazione di gioia che si prova nel trasmettere il sapere agli altri. Insegnare significa condividere emozioni e conoscenze, creare legami attraverso le parole e lasciare che i libri trasformino chi li legge.

Tra i generi letterari che ami, i classici occupano un posto speciale?
Devo ammettere che sono follemente innamorata della letteratura contemporanea perché la sento molto più vicina a me. Allo stesso tempo, lo studio dei classici mi ha dato una base solida per intraprendere il mio viaggio nella letteratura giapponese. Il primo classico che ho letto e amato tantissimo è “La storia di Genji” di Murasaki Shikibu. È un’opera che ha influenzato profondamente il mio approccio alla lettura e alla comprensione della cultura giapponese.

La letteratura giapponese è la tua grande passione. All’interno di questo vasto panorama, ci sono dei generi o degli autori che ti colpiscono particolarmente?
Scegliere un genere rispetto a un altro mi costa davvero molta fatica, ma se proprio dovessi dirti il mio preferito, direi che al momento è la narrativa giapponese, in particolare la corrente del realismo magico. Mi affascinano autori come Ito Ogawa e Genki Kawamura, che mescolano elementi onirici e surreali con la vita quotidiana.

Tutti ti conoscono come “la Libraia del Muretto”, il nome che hai scelto per la tua pagina Instagram, dove condividi la tua passione per la letteratura giapponese. In cosa consiste il tuo lavoro su questa piattaforma?
Mi piace creare contenuti leggeri e interessanti, facendo appassionare la community alla cultura giapponese in modo irriverente. La mia missione è avvicinare le persone a questo mondo meraviglioso, attraverso libri, aneddoti e curiosità, ma sempre con un tocco di leggerezza e simpatia. Credo che imparare qualcosa di nuovo debba essere un piacere, non un compito noioso. Ogni rubrica apre una finestra sul mondo nipponico, senza usare il passaporto.

Rispetto alla cultura giapponese quali sono quei valori o aspetti che senti più vicini a te e che apprezzi maggiormente?
Del Giappone, apprezzo il rispetto reciproco, la cura e la gentilezza verso gli altri, oltre alla ricerca costante del benessere interiore nelle piccole cose. Sono valori che provo a fare miei ogni giorno, ispirandomi alla cultura giapponese e ai suoi principi.

Sei anche un’appassionata della cucina giapponese? Ci sono piatti che ti hanno conquistata o che ami particolarmente?
Ahimè, non sono una grande amante del sushi, ma ammetto di essere dipendente dal tè matcha e da qualsiasi dolcetto giapponese! Il mio stomaco può confermarlo, sono una vera appassionata di wagashi e dorayaki.

Per quanto riguarda le anime invece, li guardi? Nel caso, ci sono dei titoli che consiglieresti?
Chi ha messo il jingle di The Howl’s Moving Castle? Scherzo! Adoro le anime che hanno come focus l’amore e i legami, sono una romanticona sotto questo punto di vista. Anche se, devo ammettere, le anime polizieschi non scherzano! Mi piace spaziare tra diversi generi, ma il tema delle relazioni rimane centrale.

Cosa ne pensi del metodo Ikigai? Lo applichi nella tua quotidianità?
Il metodo Ikigai è qualcosa che cerco di applicare nella mia quotidianità, ma è difficile trovare quell’equilibrio perfetto. Penso che le parole non possano descrivere del tutto ciò che questo concetto esprime. Personalmente, sono ancora alla ricerca del mio equilibrio, ma spero di realizzare presto tutto ciò che rappresenta per me. Scrivere questa intervista, per esempio, è un piccolo passo verso il mio Ikigai.

Nonostante la passione per questa cultura non hai ancora avuto modo di visitare il Giappone. Ha già pensato in quali città andresti per un viaggio futuro?
Non ho ancora avuto la fortuna di visitare il Giappone, ma ci ho pensato molto. Tra i luoghi meno conosciuti che mi affascinano ci sono la magia del Momijigari, l’Ashikaga Flower Park, i templi di Kyoto e il quartiere della geisha di Gion. Questi luoghi incantati, lontani dalle mete più turistiche, rispecchiano il lato più autentico e intimo del Giappone che sogno di esplorare.

Grazie Viviana e complimenti per la passione che metti nel tuo lavoro.
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